Controindicazioni delle Tisane

Controindicazioni? Ma le tisane non sono salutari?

È giusto! Le Tisane casalinghe e quotidiane, grazie alla loro semplicità di preparazione che richiede come solvente semplicemente dell’acqua, donano immensi benefici all’organismo umano, tanto, se non più, dei preparati in laboratorio.

Tali benefici li otteniamo grazie ai principi attivi delle erbe che contengono sostanze, quali tannini, vitamine, sali minerali, glucosidi, alcalodi, oli esseziali che agiscono sull’organismo.

Un tempo l’assunzione della tisana era legata soprattutto alla malattia, oggi è considerata una deliziosa prelibatezza, a volte un rito quotidiano senza immaginare che ci aiuterà a risolv

ere piccoli e passeggeri disturbi o ad alleviare tensioni e stress della vita quotidiana anche se siamo scettici in proposito.

Attenzione ai principi attivi!

Tutti i principi attivi contenuti nelle piante o nelle erbe, e non solo quelli che ho elencato, vanno a sollecitare, stimolare e aiutare diverse funzionalità peculiari e organi di ogni sistema, dal sistema nervoso, a quello digestivo o circolatorio e possono influire diversamente negli individui, a seconda della sensibilità di ognuno.

Rispettiamo le dosi

Bere una tisana con le amiche o la sera prima di addormentarsi non crea mai grandi problemi ma è necessario rispettare le dosi indicate dal nostro erborista di fiducia, dal Naturopata o dal nostro medico prima di intraprendere una cura con le tisane.

Informiamoci sempre anche personalmente proprio per evitare che i preparati fai da te possano nuocere invece che aiutare la nostra salute!

Piante ed erbe possono infatti avere particolari controindicazioni; potrebbero essere con

troindicate per certe patologie o potrebbero entrare in conflitto soltanto durante alcune fasi della nostra vita come la gravidanza.

Quali sono le principali controindicazioni?

Ecco un elenco non esaustivo delle controindicazioni attribuite alle piante o erbe. L’elenco riguarda l’utilizzo di piante o erbe che possiamo raccogliere o acquistare in erboristeria o dal fruttivendolo ma non integratori o estratti liquidi o in capsule confezionati perchè in quel caso bisognerà attenersi alle istruzioni sulle confezioni.

Naturalmente si parla di utilizzi in grandi quantità o sotto forma di Tisane, Infusi o Macerati. L’utilizzo in cucina è escluso da queste controindicazioni date le quantità irrisorie che di solito utilizziamo.

Le persone allergiche dovrebbero sempre consultarsi con il proprio medico.

Acetosella
Acetosella o Trifoglio

Nelle sue foglie è presente un’elevata dose di acido ossalico per cui è sconsigliabile consumarla in quantità eccessive.

Le controindicazioni riguardano essenzialmente chi soffre di litiasi in quanto potrebbe promuovere la formazione di calcoli renali; attenzione in caso di problemi ai reni o alle vie biliari, gotta, ulcere, problemi gastrointestinali,  disturbi epatici o della coagulazione.

Artemisia

No in gavidanza, durante l’allattamento. È anche sconsigliata in caso di ulcere, a chi assume alcolici, e in concomitanza con terapie ormonali.

 

 

Carciofo

Non ha grandi controindicazioni. Evitarlo durante l’allattamento  perchè sembra che riduca il latte (io credo che il sapore amaro come nel caso dell’Aloe induca il bambino a non gradirlo! ;)).

Meglio non mangiarlo in caso di fermentazione intestinale e comunque durante la gravidanza valutare con il proprio medico ogni ingrediente della propria dieta non usuale che vogliamo introdurre.

Curcuma

La curcuma, in generale, non presenta particolari controindicazioni. Assunta per diverso tempo in maniera consistente, la curcuma può provocare meteorismo, ulcere, dissenteria, nausea. Non consumare se si soffre di calcoli biliari.

Melissa

Controindicata a chi soffre di ipotiroidismo o segue una cura a base di ormoni della tiroide.

Evitare l’assunzione di melissa per lunghi periodi se si in contemporanea si assumono calmanti e barbiturici.

Non aumentare le dosi: assunta in dosi eccessive la melissa può avere un effetto paradosso, aumentando ansia e nervosismo invece di sedarli. Se si assumono calmani e barbiturici evitare l’assuzione per lunghi periodi.

Sconsigliata alle donne in gravidanza e allattamento, sempre a causa dell’azione che svolge sulla tiroide.

Anche chi è affetto da glaucoma dovrebbe evitare il consumo di melissa perché potrebbe alzare la pressione oculare.

Menta

Non indicata per chi soffre di ulcera e gastrite. Utilizzare solo dopo aver consultato il medico in gravidanza.

Ho letto che i serpenti non la gradiscono e quindi per evitare brutti incontri nel nostro giardino potremmo sfruttare questa proprietà (in questo caso la controindicazione riguarda i serpenti!! ;))

Prezzemolo

Non presenta grosse controindicazioni se si utilizza regolarmente ma senza esagerare. Sconsigliato l’uso di tisane o grandi quantitativi durante la gravidanza in quanto stimola le contrazioni uterine e durante l’allattamento. Di certo non crea nessun problema qualche foglia di prezzemolo tritata sui nostri piatti preferiti. Sconsigliato anche a chi ha problemi renali.

Rosmarino

La tisana al rosmarino non dovrebbe essere assunta dalle persone che soffrono di epilessia perchè potrebbe causare convulsioni, vomito e problemi respiratori.

Da evitare in caso di gravidanza, allattamento o da chi sta cercando di iniziare una gravidanza.

Non utilizzare per lunghi periodi.

Salvia

Evitare l’assunzione di salvia in caso di epilessia  o ipersensibilità accertata verso uno o più componenti. L’utilizzo della salvia è controindicato anche in gravidanza e durante l’allattamento ma, come per quasi tutte le erbe qui elencate, queste controindicazioni non riguardano l’uso in cucina.

Tarassaco

Controindicato in caso di gastrite, ulcera e calcolosi biliare, poiché potrebbe sollecitarne la motilità. Può interagire con alcuni farmaci come i diuretici e coni FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei).

Può presentare fenomeni di ipotensione in soggetti predisposti.

Zafferano

Lo zafferano in grandi dosi presenta problemi dovuti alla sua tossicità. Gravi effetti collaterali possono verificarsi con l’assunzione di  soli 5 g. e addirittura effetti collaterali letali con l’assunzione di soli 20 g.

Essendo un naturale rimedio abortivo è sempre sconsigliato l’uso in gravidanza.

Naturalmente, come abbiamo visto, le controindicazioni sono davvero minime rispetto ai benefici.

Via libera quindi alle tisane ma certo è che è sempre meglio essere informati anche su questo!

 

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